Motoprotesta
Rimettiamo in MOTO la sicurezza

Volantino CittadiniVolantino MotoprotestaUna moto protesta per rivendicare i diritti dei cittadini. Questo in sintesi è il messaggio che il SAP ed il SIAP hanno voluto veicolare sabato 26 novembre 2011 con la moto protesta attraverso un corteo che si è snodato per le vie della città passando per i "palazzi" Istituzionali.
I tagli hanno pesantemente colpito la Polizia di Stato e le altre forze dell'ordine ma, a Catania, oltre alle gravissime decurtazioni di uomini e mezzi, esistono delle criticità che la caratterizzano.
Catania è una città del sud, purtroppo, difficile come poche nel nostro paese. Soffre un degrado fortissimo, dove chi delinque trova terreno fertile per qualsiasi attività illegale.
I recentissimi risultati operati dalla Polizia con arresti e ritrovamenti di numerose armi sono segnali che non possono essere trascurati e che impongono di mantenere alto il livello di guardia nel contrasto alla criminalità mafiosa
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L'apparato, tuttavia, è deficitario: mancano uomini e mezzi!
Rispetto alla pianta organica del 1989 oggi a Catania abbiamo circa 200 uomini in meno. Ad aggravare la situazione vanno considerati i continui pensionamenti, la polverizzazione degli uffici, l'appesantimento della burocrazia e della logistica e, soprattutto, l'aumento dell'età media del personale operativo che si aggira intorno ai 43 anni.
Vi è poi la disastrosa situazione dei 5 commissariati sezionali a cui gli organici sono stati ridotti pesantemente di oltre il 50% a causa dei trasferimenti senza il previsto turn over. A tutto questo si aggiunge il modello di controllo del territorio imposto dal Dipartimento, non condiviso dal SAP e dal SIAP.
Non un euro è stato investito per la razionalizzazione degli interventi e l'implementazione delle sale operative, eccetto la previsione relativa all'istallazione di sistemi di videosorveglianza che dovrebbero vigilare la città, ammesso che anche detto progetto non finisca tra le incompiute. Tutto questo pesa, in primis, sui poliziotti e poi sulla collettività che paga un iniquo prezzo di cui la cronaca cittadina, quotidianamente, ne scandisce bene i fatti.
La nostra non è stata una manifestazione a difesa del singolo diritto del poliziotto ma a difesa del diritto alla sicurezza di tutti i cittadini.
Per queste e altre ragioni abbiamo inviato delle lettere al Sindaco, al Prefetto, al Presidente della Provincia Regionale e al Presidente della Camera di Commercio, al fine di ottenere degli incontri utili a rappresentare le grandi lacune politiche che stanno fortemente penalizzando i poliziotti e i cittadini.
Il nutrito corteo è partito dalla sede della Squadra Mobile - in via Ventimiglia - e si è snodato lungo le vie San Giuliano direzione Stazione, via VI Aprile, Piazza dei Martiri, via VI Aprile, piazza Giovanni XXIII, viale Africa, Piazza Europa, Corso Italia con sosta presso il X Reparto Mobile, corso Italia, Piazza G. Verga, Via Ventimiglia, via Antonino di San Giuliano, Piazza Dante, via Vittorio Emanuele, Piazza Duomo, via Etnea, piazza Università ed è arrivato in Questura, con diverse soste per il volantinaggio.

Se vogliamo salvare il territorio, se vogliamo fermare il degrado, l'illecito diffuso o la semplice arroganza di pochi, bisogna ben coordinarsi e fare fronte unico.

 
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